Avanzamento dell'Educazione della Lingua Araba in Italia: Una Tavola Rotonda Collaborativa

Dec 13, 2024

Milano - 13 settembre 2024

Il 13 settembre 2024 si è tenuta presso l'Università IULM (IULM) la prima di una serie di tavole rotonde regionali sullo stato attuale dell'insegnamento dell’arabo a livello primario e secondario in Italia. L’occasione ha visto riuniti rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia e del Ministero dell'Istruzione e del Merito, docenti di arabo provenienti da otto università, educatori, presidi e direttori di associazioni nonprofit. Questo evento trasversale ed inclusivo, organizzato congiuntamente da Qatar Foundation International (QFI) e da IULM, aveva l’obiettivo di esplorare come le autorità scolastiche, le università e gli altri soggetti interessati all'insegnamento delle lingue possano cooperare per sostenere la promozione e la crescita dell’insegnamento della lingua araba e continuare a valorizzare il ruolo chiave dell'Italia come pivot linguistico e culturale tra l'Europa e il mondo arabo. Alla prima tavola rotonda, con focus sulle regioni centro-settentrionali, hanno partecipato rappresentanti provenienti da Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto, Liguria, Marche e Lazio, confermando un forte e diffuso interesse nella promozione dell'insegnamento dell’arabo.

Una visione per l'insegnamento della lingua araba

Condividendo l’obiettivo della tavola rotonda, Giovanna Rocca, Prorettore alla Ricerca della IULM, ha sottolineato la necessità di un approccio basato sulla ricerca. “La ricerca è essenziale per migliorare l'insegnamento della lingua araba, soprattutto in Italia, dove i metodi tradizionali sono spesso insufficienti”, ha dichiarato. La professoressa Rocca ha sottolineato l'urgenza di sviluppare metodi di insegnamento innovativi che riflettano la comunicazione araba contemporanea, rendendo la lingua più accessibile e rilevante per gli studenti.

Un mosaico di prospettive

Partendo da queste basi, il Adamo Castelnuovo, responsabile dell'Ufficio Reclutamento e Formazione del Personale, ha letto un messaggio di benvenuto della dott.ssa Luciana Volta, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia sottolineando il significato culturale della lingua: “Nel nostro mondo globalizzato, la comprensione reciproca è cruciale e la lingua gioca un ruolo fondamentale in questo processo”. Castelnuovo ha affermato che l'insegnamento dell'arabo non solo facilita la comunicazione con i Paesi di lingua araba, ma alimenta anche il rispetto e la comprensione tra culture diverse, rafforzando la necessità di un approccio globale all'educazione linguistica.

Diversi relatori hanno evidenziato il ruolo chiave dell'apprendimento della lingua araba in Italia nel contesto nazionale e nel quadro più ampio delle relazioni tra Unione Europea e Mediterraneo. Gli sforzi di cooperazione euromediterranea dimostrano, infatti, l'importanza di promuovere il multilinguismo e il dialogo interculturale, con un ruolo centrale rivestito dall'arabo, in quanto una delle principali lingue parlate nella regione e una delle lingue ufficiali delle Nazioni Unite.

Proseguendo su questo tema, la Manuela E.B. Giolfo, responsabile del collegio di arabistica e vicedirettore del Dipartimento di Studi Umanistici della IULM, oltre che una delle principali promotrici della tavola rotonda, introducendo il dibattito ha condiviso le proprie esperienze di apprendimento per evidenziare le lacune degli attuali metodi di insegnamento. “Non voglio che i miei studenti imparino l'arabo come ho fatto io: attraverso un libro di testo che non riflette l'uso reale”. Giolfo ha invitato a spostare l'attenzione sulle abilità pratiche di comunicazione. Si è espressa a favore di un curriculum di arabo che comprenda vari settori, come la finanza e le strategie di comunicazione nel sociale. “Dobbiamo insegnare l'arabo in un modo che coinvolga i nostri studenti, rendendolo accessibile e applicabile”.

Affrontare le sfide

Tuttavia, il cammino non è privo di sfide, come ha sottolineato Gisella Langé, Ispettore per le lingue straniere presso il Ministero dell'Istruzione e del Merito. “Attualmente abbiamo solo sette cattedre dedicate all'insegnamento dell'arabo e appena 307 studenti iscritti nelle scuole superiori italiane. Questi numeri sono estremamente più bassi rispetto alle altre lingue offerte nei corsi curriculari in Italia”, ricordando che una cattedra si riferisce a un posto permanente nelle scuole designato per un insegnante specializzato in una particolare area tematica. Sostenitrice convinta dell'ampliamento dell'accesso all'istruzione linguistica in Italia, Langé ha auspicato la collaborazione di tutte le parti interessate: “Dobbiamo lavorare insieme per creare un programma più sostenibile per l'apprendimento dell'arabo, non solo per gli studenti delle scuole superiori di età compresa tra i 14 e i 19 anni, come avviene ora, ma anche per gli studenti più giovani di età compresa tra gli 11 e i 14 anni nelle scuole medie e tra i 6 e gli 11 anni nelle scuole elementari”. Ampliando le risorse e migliorando le infrastrutture educative, insieme all'offerta di corsi curriculari ed extracurriculari, possiamo rafforzare la presenza dell'arabo nelle scuole italiane.

In sintonia con la visione di Langé, due presidi di scuole superiori lombarde hanno condiviso le loro esperienze e le loro strategie di successo. Gloria Farisé del Liceo Falcone di Bergamo, una delle prime scuole in Italia a offrire l'arabo con una cattedra fissa, ha evidenziato le prassi innovative sviluppate dai suoi insegnanti e dal consiglio d'istituto. Allo stesso modo, Amanda Ferrario dell'ITE Tosi di Busto Arsizio, dove l'arabo è stato attivato da settembre 2024, ha fornito suggerimenti pratici per l'avvio di nuovi corsi curricolari.

Uno sguardo sulle iniziative locali

Mattia Venturato, preside ed insegnante dell'Istituto Comprensivo Puccini di Firenze (gli Istituti Comprensivi sono rivolti a studenti dai 3 ai 14 anni), ha enfatizzato l'importanza dell'insegnamento dell'arabo attraverso l'impegno culturale nell'ambito del Progetto LEARN, un'iniziativa gestita da Good World Citizen per promuovere l'apprendimento della lingua araba in Italia. “Insegnare l'arabo attraverso la cultura è essenziale per favorire la comprensione interculturale e promuovere l'educazione alla pace”, ha dichiarato.

Nell'ambito di questo progetto nella sua scuola primaria, il preside Venturato integra l'insegnamento della lingua con approfondimenti culturali, introducendo la lingua e la cultura araba attraverso presentazioni alla comunità nel primo anno, attività pratiche nel secondo anno e integrandola completamente nel curriculum nel terzo anno. Il progetto fornisce agli educatori risorse preziose e incoraggia il coinvolgimento della comunità attraverso eventi culturali. Venturato ha notato che questo metodo culturalmente ricco non solo coinvolge gli studenti, ma favorisce anche la partecipazione della comunità. “Sulla base della mia esperienza, spero che queste strategie possano essere un valido punto di partenza per altre scuole in Italia interessate alla lingua e alla cultura araba”, ha aggiunto.

Un impegno congiunto ad agire

Al termine della tavola rotonda, è emerso consenso tra i partecipanti sulla necessità di intraprendere azioni concrete. Julia Sylla, direttore dei programmi di Qatar Foundation International, ha espresso gratitudine per l'impegno e le intuizioni condivise durante l'evento. “La vostra partecipazione è fondamentale per far progredire l'apprendimento dell'arabo in Italia. Insieme, possiamo creare una solida base per le iniziative future”, ha dichiarato, esortando il gruppo a trasformare le discussioni in azioni concrete.

I partecipanti hanno colto l’imperativo a continuare queste discussioni, riconoscendo la necessità di affrontare le molteplici sfide e opportunità che i vari attori del Paese stanno vivendo per estendere l'insegnamento della lingua araba in Italia. A tal fine hanno proposto di formare un comitato per portare avanti le discussioni e tradurle in azioni attraverso diverse iniziative, come la stesura di una proposta formale o di un libro bianco per delineare iniziative strategiche per migliorare l’insegnamento della lingua araba.

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About Qatar Foundation International

La Qatar Foundation International (QFI), con sede a Washington, si dedica alla promozione dell'insegnamento e dell'apprendimento dell'arabo come lingua globale. QFI sostiene insegnanti, scuole, amministratori e università per contribuire a rendere l'insegnamento e l'apprendimento dell'arabo accessibile e professionale come le altre lingue del mondo.

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Università IULM

Università IULM, con sede principale a Milano, è specializzata in studi linguistici, comunicazione, turismo, valorizzazione dei beni culturali e industrie creative. Attraverso una combinazione di conoscenze teoriche e competenze pratiche, prepara professionisti pronti ad affrontare i mercati internazionali. Conosciuta per il suo approccio innovativo, IULM è attiva per migliorare l'istruzione e la ricerca in dialogo con la realtà socio-economica.

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